Recensione del videogioco rivoluzionario di Media Molecule

Dopo aver provato la Creator Beta e dopo quasi un anno di Accesso Anticipato finalmente possiamo parlare della versione definitiva di Dreams. L’opera rivoluzionaria di Media Molecule include una modalità Storia, potenti strumenti di creazione e accesso alla piattaforma Sogniverso che permette di condividere le proprie creazioni con i giocatori di tutto il mondo.

Più di qualsiasi team di sviluppo, Media Molecule, un piccolo studio di Guildford, in Inghilterra, è da sempre stata guidato da dei principi ed ideali davvero peculiari: consentire ai giocatori di tutto il mondo di poter rendere reali i propri Sogni e condividere i risultati con la comunità. Little Big Planet è stato solo il primo passo di questi talentuosi creativi, un platform 2D che aveva al suo interno un editor per la creazioni dei livelli. Sicuramente, seppur con i limiti di PS3, il titolo è riuscito a creare una bellissima community di giocatori che hanno trascorso moltissimo tempo nel tentativo di dare forma ai loro progetti, andando addirittura oltre i confini del genere di appartenenza.

Con Dreams Media Molecule è riuscita a compiere il passo successivo del suo processo di crescita, cancellando completamente i confini dei generi videoludici (ricordiamo infatti che il motore di creazione in Little Big Planet “imitava” un gioco artigianale con pezzi di cartone, molle e corde) ed offrendo ai giocatori una serie di strumenti e mezzi di sviluppo per realizzare qualsiasi sogno, pensiero, melodia e chi più ne ha più ne metta. Dreams non è un vero e proprio videogioco, si tratta di un mezzo che rende disponibile a tutti i creativi ed ai sognatori degli strumenti talmente facili e intuitivi da rendere il processo di creazione divertente per tutti, ma anche un modo − per chi non ha voglia o intenzione di usare questo editor − di avere una libreria di moltissimi giochi diversi tra di loro.

L’ultima opera di Media Molecule è il progetto più ambizioso dello studio e anche quello che è costato di più, dal momento che è in sviluppo dal 2013 (è stato annunciato nel 2015, durante la Paris Games Week). È uno strumento semi-professionale che permette di creare letteralmente qualsiasi cosa. Si ha la possibilità infatti di realizzare disegni, modelli 3D, animazioni, musica, filmati e, infine, videogiochi. Ogni modello, ogni effetto sonoro, ogni dettaglio, ogni animazione, ogni trigger che scatena una determinata azione è stato creato o si può realizzare con il proprio DualShock 4 e con una grande e fervida immaginazione. Chiunque abbia lavorato con altri programmi per la creazione di videogames, da quelli semplici come GameSalad o GameMaker a quelli più complessi come il motore Unity 3D, sa che questa promessa contiene molte se non moltissime ore di lavoro da padroneggiare. Ma una volta raggiunta la fine, i risultati e la soddisfazione di vedere il proprio lavoro sono fantastici.

L’editor e la parte di creazione artistica è completata con il Sogniverso. Il Sogniverso non è né più né meno che un social network a disposizione di tutti gli utenti di Dreams per condividere le loro creazioni. All’inizio questa piattaforma online può aiutarci a vedere di cosa è capace un altro utente con i mezzi messi a disposizione da Media Molecule, così da poterci ispirare. Come detto prima però, se non vi piace il lato creativo, potete semplicemente provare i progetti di altri utenti (già nella Creators Beta abbiamo visto di cosa può essere in grado l’utenza).

Il Sogniverso è anche un modo per ottenere risorse e “materiali” da utilizzare nel proprio progetto, o uno strumento che permette di collaborare con altri giocatori per costruire un progetto comune. La verità è che il clima di cooperazione che ho potuto respirare finora (anche durante il periodo di Accesso Anticipato) in questo Dreamiverse è fantastico e non saremmo sorpresi se fosse il terreno fertile per la nascita di studi di sviluppo in futuro. Possiamo definirlo come uno uno spazio comune pieno di positività, condivisione e collaborazione.

Devo dire che l’immaginazione e la qualità dei progetti che ho trovato mi hanno impressionato non poco, considerando che comunque erano derivanti ancora dalla versione di Accesso Anticipato. Media Molecule ha implementato anche un modo per cercare i migliori contenuti tramite tag e filtri e la possibilità di creare e condividere raccolte. Una volta trovata una creazione che vi piace, potete vedere a quali raccolte gli utenti l’hanno aggiunta, quindi passare direttamente alle altre scelte. Ho passato ore a visionare e a scoprire diversi interessantissimi progetti nel Sogniverso, e le creazioni di altri giocatori sono più che divertenti: sono in grado di ispirare.

Quasi un anno dopo il rilascio dell’Early Access, il gioco completo è stato finalmente messo in vendita (per coloro che hanno acquistato Dreams in accesso anticipato, il gioco è stato automaticamente e gratuitamente aggiornato alla versione finale): si tratta dello stesso contenuto, migliorato, con aggiunta la “modalità storia” creata dai ragazzi di Media Molecule, “Il Sogno di Art”. L’esperienza dell’editor non è cambiata molto, regala ancora le stesse sensazioni della prima volta: è incredibilmente potente ma richiede pratica per padroneggiare i controlli. A questo proposito, vi consiglio di utilizzare i controlli PS Move e PlayStation Camera per le creazioni 3D così da spostarvi tra i menù in un modo più intuitivo.

Anche se avevo tantissimi dubbi sulle mie capacità di realizzare qualcosa di quantomeno decente devo dire di essere rimasto piacevolmente sorpreso ed il mio scetticismo è stato sostituito dal continuo stupore per le possibilità offerte da Dreams. I controlli di base rendono la realizzazione e lo spostamento di oggetti nello spazio 3D un gioco da ragazzi, un linguaggio di programmazione visiva aiuta i principianti e un’interfaccia semplificata consente di saltare tra l’editing e la riproduzione istantanea di prototipi. Ovviamente nessuno nasce imparato, e bisognerà dedicare diverse sessioni all’apprendimento grazie ai tutorial (davvero ben realizzati) di Media Molecule, ma non riesco ancora a capacitarmi di quanto tutto sia progettato in modo intelligente così da rende il processo di creazione meno simile ad un lavoro tedioso ma più simile ad un gioco sperimentale.

Non solo chiunque può mettere insieme un prototipo partendo da forme primitive, ma può anche renderlo bello con gli innovativi strumenti artistici di Dreams. Gran parte della magia risiede nelle piccole pennellate artistiche applicate sulla superficie di ogni oggetto che si traducono nell’estetica evocativa e onirica del gioco. Queste macchie possono essere colorate, svelate e animate come meglio credete e possono trasformare una semplice semisfera in una collinetta lussureggiante ed erbosa in pochi secondi. Se vi siete mai sentiti frustrati nel realizzare un disegno o una qualche opera in generale che non riusciva ad essere all’altezza della vostra immaginazione, Dreams offre la sensazione opposta – per la maggior parte dei miei tentavi nella sezione creativa sono stato sorpreso da quanto le mie creazioni risultassero migliori di quanto mi aspettassi. Ogni aspetto di Dreams, dalla scultura alla pittura all’applicazione di animazioni ed effetti, presenta questa stessa facilità d’uso.

Per quanto sia facile creare con il titolo di Media Molecule, è probabile che molte persone vorranno semplicemente giocare piuttosto che utilizzare il potente editor. Parte dell’intrattenimento nel giocare ai lavori di altre persone deriva dall’idea di sapere che hanno utilizzato gli stessi strumenti a disposizione di tutti (facendomi balenare nella mente spesso questa domanda: “come hanno fatto a farlo?!”). Si può davvero trovare di tutto, i concept caricati e pensati dagli utenti sono sconcertanti, da lasciare davvero a bocca aperta. Nel giro di pochi minuti si può passare da un Pinball ad un FPS, oppure a platform con meccaniche di gioco davvero fantasiose. E sapete la cosa bella? Ogni giorno vengono aggiunti nuovi livelli e creazioni!

La libreria delle opere dei giocatori può essere sfogliata per ore e ore e ore. È come quando ad esempio siete su Netflix e non appena finite una puntata parte la successiva, senza quasi che ve ne rendiate conto, perché siete affascinati da ciò che avete davanti agli occhi. E succede tutto nel giro di pochi secondi, poiché il caricamento tra un concept e l’altro non richiede mai più di cinque secondi ed è generalmente istantaneo.

E non è ancora finita qui, perché ad oggi non sono ancora state implementate tutte le opzioni promesse, come il supporto per creare nella realtà virtuale grazie a PlayStation VR che arriverà in seguito (con una data ancora da confermare). Sicuramente Dreams è un progetto che si evolverà ancora nei prossimi mesi ed anni, la stessa Media Molecule ha affermato che intende aggiungere ulteriori tutorial e masterclass, oltre che qualche strumento e funzione in più. Dato che ci resta poco da aggiungere sull’aspetto “creativo”, è ora di concentrarci sulla “modalità storia” chiamata “Il Sogno di Art”.

L’obiettivo della modalità storia di Dreams è quello di ispirare l’utenza ad iniziare a creare i propri progetti. È un modo per dimostrare di cosa è capace il gioco. Si tratta di un’esperienza ben più limitata rispetto a quella offerta in Little Big Planet, ma è una bellissima storia che combina diversi stili di gioco. Il Sogno di Art alterna livelli da platform 3D, puzzle, mini-giochi musicali e porzioni di guida e da twin stick shooter.

Il tutto è incorniciato da un’avventura grafica in stile “noir”, nella quale recupereremo parte dei ricordi di Art, un musicista di una band jazz. Il tutto è narrato magnificamente. A volte dovremo controllare lo stesso Art, in alcuni momenti dovremo impersonare i suoi giocattoli d’infanzia, e in altre occasioni dovremo controllare il nostro spiritello (il “cursore” di Dreams).

Mentre giochiamo questa storia, che è evidenziata nel Sogniverso, non solo otteniamo gli strumenti – che saranno essenziali per la creazione – ma raccogliamo bolle premio (come in Little Big Planet) con nuovi suoni o oggetti che possiamo quindi riutilizzare. Anche se dura solo tre ore, si tratta una grande esperienza audiovisiva e un modo per mostrare le potenzialità di Dreams.

Sony, nel corso di questa generazione videoludica, ha pubblicato diverse esclusive che hanno davvero mostrato al mondo intero ciò che il medium è in grado di produrre, grandissime opere che hanno alzato l’asticella di qualità narrativa, comparto tecnico e gameplay. Dreams è qualcosa di completamente diverso, un progetto straordinario e rivoluzionario. È un risultato sbalorditivo con un’ambizione senza precedenti. È la risposta di un team di creativi ad un mercato pieno di titoli contraddistinti da microtransazioni e pay-to-win e che da sempre danno la precedenza ad un guadagno facile piuttosto che alla creatività. La prospettiva inoltre che un giorno vedremo diversi futuri sviluppatori che hanno iniziato con Dreams sembra inevitabile. È un titolo che potrebbe essere potenzialmente infinito, unendo all’equazione il fatto che sarà in continua evoluzione nei prossimi mesi e anni. A giudicare da quello che abbiamo visto finora, il suo solo limite sarà l’immaginazione dei giocatori.